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Betty Crochet Vintage
Faithful reproductions of vintage patterns and original rockabilly, psychobilly and swing style for men and women. Handmade accessories, clothing, jewelery from 20's to 50's style, made with care, just to give unique items that make you feel special.
Betty Crochet
BIJOUX, OGGETTISTICA, ABBIGLIAMENTO, RIPRODUZIONI VINTAGE ...
giovedì 26 dicembre 2013
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sabato 7 dicembre 2013
A new website is coming
Un nuovo sito web è in arrivo.
Con le creazioni aggiornate, e tanta tanta tanta passione vintage!
A new website is coming soon, with the latest creations, and a lot of passion for vintage style!
martedì 5 febbraio 2013
"Anchor 50s", il cappello in stile navy chic
Una delle creazioni invernali a cui sono più affezionata è senza dubbio "Anchor 50s".
Il cappello ha una trama fine, è caldo ma delicato e con discreta eccentricità ricalca perfettamente il carattere del modello originale americano del 1950. Bianco con bordo nero e una banda ad ancora, impreziosita da perle argentate, richiama lo stile navy tanto di moda negli anni '50.
Tutti i dettagli sono curati con passione, dalla sommità del cappello al ricamo che unisce le perle.
Ogni fase di realizzazione è eseguita artgianalmente a maglia e cucito a mano.
E' l'ideale per uno stile curato e vintage.
Ci sono più foto e dettagli cliccando qui.
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giovedì 31 gennaio 2013
"Vintage Braid Blue", ancora 50s
La versione blu di Prussia con treccia bianco panna del cappello "Vintage Braid". Oltre alla scelta dei colori, diversi, questo cappello ha una treccia cucita a mano di maggiore spessore e lunghezza rispetto al modello verde che ho postato nei giorni scorsi.
Molto classico, "very funny", assolutamente vintage anni '50.
Clicca per avere più informazioni.
Qui di seguito, la foto del modello originale del 1955 a cui mi sono ispirata.
Molto classico, "very funny", assolutamente vintage anni '50.
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Qui di seguito, la foto del modello originale del 1955 a cui mi sono ispirata.
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domenica 27 gennaio 2013
Giorno della memoria
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz) scoprendo il tristemente famoso campo di concentramento. Ne furono liberati pochi superstiti. Per la prima volta fu rivelato al mondo l'orrore del genocidio nazista.
Vittime dell'Olocausto furono ebrei d'Europa, Rom e Sinti, disabili e malati di mente, gli oppositori o dissidenti politici e religiosi, i prigionieri di guerra e i civili sovietici, gli omosessuali, i Polacchi e gli Slavi. Il numero esatto di persone che persero la vita per via del regime nazista e dei suoi alleati è ancora da definirsi con precisione. Secondo alcune stime si parla di 17 milioni.
Non dimenticare è un dovere e una necessità, per dire basta alle discriminazioni e alla guerra.
Sono cresciuta con mio nonno (che mi ha fatto da padre), mi raccontava dei suoi 2 anni e 4 mesi trascorsi da prigioniero in un campo di concentramento fin da bambina. Sono sempre rimasta sorpresa dalla saggezza con cui era sopravvissuto al cinismo, all'odio. Aveva imparato a non giudicare, a non discriminare, proprio per questo mi raccontava: per ricordare e imparare quanto siano brutte le pieghe buie che può assumere l'animo umano.
Un preside di liceo americano aveva l’abitudine di scrivere, ad ogni inizio di anno scolastico, una lettera ai suoi insegnanti. La seguente:
"Caro professore,
sono un sopravvissuto di un campo di concentramento. i miei occhi hanno visto ciò che nessun essere umano dovrebbe mai vedere: camere a gas costruite da ingegneri istruiti; bambini uccisi con veleno da medici ben formati; lattanti uccisi da infermiere provette; donne e bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuole superiore e università.
Diffido - quindi - dall'educazione.
La mia richiesta è: aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani. I vostri sforzi non devono mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli Eichmann istruiti.
La lettura, la scrittura, l'aritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli più umani".
(lettera tratta da Les mémoires de la Shoah, di Anniek Cojean, Le Monde 29 aprile 1995).
Vittime dell'Olocausto furono ebrei d'Europa, Rom e Sinti, disabili e malati di mente, gli oppositori o dissidenti politici e religiosi, i prigionieri di guerra e i civili sovietici, gli omosessuali, i Polacchi e gli Slavi. Il numero esatto di persone che persero la vita per via del regime nazista e dei suoi alleati è ancora da definirsi con precisione. Secondo alcune stime si parla di 17 milioni.
Non dimenticare è un dovere e una necessità, per dire basta alle discriminazioni e alla guerra.
Sono cresciuta con mio nonno (che mi ha fatto da padre), mi raccontava dei suoi 2 anni e 4 mesi trascorsi da prigioniero in un campo di concentramento fin da bambina. Sono sempre rimasta sorpresa dalla saggezza con cui era sopravvissuto al cinismo, all'odio. Aveva imparato a non giudicare, a non discriminare, proprio per questo mi raccontava: per ricordare e imparare quanto siano brutte le pieghe buie che può assumere l'animo umano.
Un preside di liceo americano aveva l’abitudine di scrivere, ad ogni inizio di anno scolastico, una lettera ai suoi insegnanti. La seguente:
"Caro professore,
sono un sopravvissuto di un campo di concentramento. i miei occhi hanno visto ciò che nessun essere umano dovrebbe mai vedere: camere a gas costruite da ingegneri istruiti; bambini uccisi con veleno da medici ben formati; lattanti uccisi da infermiere provette; donne e bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuole superiore e università.
Diffido - quindi - dall'educazione.
La mia richiesta è: aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani. I vostri sforzi non devono mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli Eichmann istruiti.
La lettura, la scrittura, l'aritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli più umani".
(lettera tratta da Les mémoires de la Shoah, di Anniek Cojean, Le Monde 29 aprile 1995).
venerdì 25 gennaio 2013
"Vintage Braid green", un cappello very 50s
Questo modello di ispirazione vintage, ha catturato la mia attenzione fin dalla prima volta che ho visto l'immagine dell'originale (risalente al 1955). Ha tutto ciò che poteva interessarmi per realizzare un modello divertente che potesse essere anche elegante.
E' realizzato artigianalmente interamente all'uncinetto con lana di produzione italiana (80% lana merinos, 20% acrilico).
Ho scelto un colore di base verde foresta e ho poi cucito a mano una treccia di colore giallo crema limone cper decorare il bordo del cappello e la sommità.
Trovo questo cappello molto originale, versatile e davvero vintage, adatto a qualsiasi occasione.
Questo cappello e altri modelli si trovano QUI.
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lunedì 21 gennaio 2013
Ispirazione vintage per l'inverno
Qui di seguito alcune immagini originali di abbigliamento vintage che ha ispirato il mio inverno:
Qui di seguito la bigiotteria nelle foto originali:
Al link seguente sono disponibili le mie creazioni originali, di ispirazione puramente vintage:
Betty's Vintage Dream - Pretty Vintage Bijoux
primi anni 50 |
1955 |
1950 |
1955 |
1955 |
Qui di seguito la bigiotteria nelle foto originali:
1942 |
1942 |
1952 |
Al link seguente sono disponibili le mie creazioni originali, di ispirazione puramente vintage:
Betty's Vintage Dream - Pretty Vintage Bijoux
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